Lo stress ha avuto un’importanza cruciale nell’evoluzione della specie umana, in quanto ha permesso il riconoscimento dei pericoli e l’organizzazione di risposte congrue alla situazione.
Il termine stress, nella vita quotidiana, assume i più svariati significati ma a livello scientifico è importante fare una distinzione tra stressor e stress: si definisce stressor la fonte dello stress, mentre con stress ci si riferisce alla reazione fisica a tale stimolo.
Lo stress da un punto di vista fisiologico
Lo stress è un’attivazione emotiva e corporea, che determina modificazioni fisiologiche utili per prepararsi all’azione.
Lo stress da un punto di vista cognitivo e sociale
Secondo il Modello Transazionale di Lazarus e Folkman, non tutti gli stressor provocano lo stress, anche se possono essere ritenuti minacciosi; è il soggetto che, essendo un essere pensante, valuta le diverse situazioni e le risorse di cui dispone per fronteggiarle.
Tale modello assume che vi sia una doppia valutazione cognitiva dello stressor da parte dell’individuo. In particolare, una prima valutazione delle caratteristiche di uno stimolo determina la sua
valenza, ossia se esso sia da considerarsi come neutro, gradevole o minaccioso; solo in quest’ultimo caso, il soggetto procede con la seconda valutazione, che riguarda le risorse personali che possiede per fronteggiarlo (coping skills). A questo punto, avviene un confronto tra queste due valutazioni, il cui esito può essere di due tipi: in un caso, le risorse personali sono sufficienti per fronteggiare lo stimolo e si procede alla loro attivazione (stress positivo); nel secondo, le risorse personali non risultano sufficienti e si rende necessario attivare la reazione di stress (stress negativo).
Esistono due tipologie di strategie di coping:
Le strategie rivolte al problema come modificare l’evento o trovare altre possibili soluzioni, e le strategie rivolte alle emozioni grazie alle quali la persona riduce l’attivazione fisica, emotiva e cognitiva.
In conclusione, possiamo dire che gli eventi non sono stressanti a priori, ma lo diventano nel momento che la persona li valuta tali. Ecco perché una situazione può essere stressante per una persona, ma non per un’altra; oppure in un determinato momento della vita un evento è stressante, ma in un altro momento non lo sarà più.
La risposta di stress dunque è automatica e non può essere modificata; quello su cui si può lavorare, attraverso un lavoro su se stessi, è il modo di interpretare le situazioni e gli eventi in modo da non vederli più come stressor e lavorando sulle proprie strategie di coping.